Katharien DE VILLIERS
(Cape Town, 1991)
"Mi ricordo il tavolo da ingegnere di mio padre, ricoperto di righe tracciate a matita, una stratificazione di traiettorie possibili accumulate nel corso del tempo"
Katharien de Villiers si è laureata con un Masters of Fine Arts in Installazioni nel 2015 al KASK di Gent, Belgio. Vive e lavora in Sudafrica.
Dalla scultura alla pittura, fino all'installazione, dalle conversazioni con l'artista emerge la persistenza, nel suo lavoro, della patina del tempo, di un surreale simbolismo, e la costruzione di collage a partire da ricordi ibridi; concentrandosi su ciò che normalmente è nascosto o dato per scontato, le sue opere si pongono come stratificate narrazioni.
La scelta dei colori spesso nasce dalla relazione con lo spazio espositivo, che viene riplasmato grazie alla presenza dell'ordinario e del quotidiano nel luogo autorevole dell'esposizione, in cui i soggetti del quotidiano assumono significati inediti.
Attraverso una manipolazione che include la giustapposizione e decontestualizzazione dei materiali, De Villiers richiede allo spettatore una partecipazione sensoriale, fisica e mentale: grazie all'intrinseca forza delle forme, lo spettatore, se disposto a lasciarsi toccare, riesce a entrare in simbiosi con esse.
A proposito del suo lavoro, l'artista scrive: "Quando ti confronti con un'immagine, non la guardi in una prospettiva predatoria, ma devi lasciare che sia lei a lavorare su di te; in questo modo ne fai esperienza. Tutti noi dovremmo creare il nostro significato attraverso l'esperienza".
Tra le ultime mostre personali dell'artista si segnala sound blindness, presso la A4Arts Foundation a Cape Town.
Ha partecipato a varie mostre collettive in Belgio, tra cui Vibrations Off (Kristof de Clercq gallery, con Honore d’O e Manfredo Schu). La sua prima personale, An Bonnet of Gatsbys, si è tenuta alla SMITH Gallery di Cape Town nel 2017. Il 2018 ha visto due personali, con installazioni site-specific: Pick Over the Bones a Johannesburg (SMITH Gallery), e Trembling Thoughts, mostra indipendente che si è tenuta nel suo studio. Il 2019 è la volta di un'altra personale presso la SMITH Gallery, Bananas and Saints Alike. Nello stesso anno ha partecipato alla mostra Still Here Tomorrow To High Five You Yesterday allo Zeitz MOCAA. Le sue opere sono state esposte in diverse occasioni in Sudafrica, e sono nella collezione permanente della fondazione Nirox.
Attraverso la scultura e la pittura, De Villiers esplora e interroga le dinamiche spaziali e relazionali, ponendo al centro del suo lavoro la relazione con lo spettatore.
MOSTRE PERSONALI
2021-2022
Echo Me / Here I Am / Ecco Mi, Osart Gallery, Milano
2021
Sound-blindness, A4Arts Foundation, Cape Town
2019
Bananas and Saints Alike. Smith studio, Cape Town. Curated by Jana Tereblanche.
2018
Pick Over the Bones. 68 Jute street, Johannesburg. Curated by Katharien de Villiers
Trembling Thought. GUS gallery, Stellenbosch. Curated by Heinrich Groenewald.
Trembling Thought. SMITH studio, Cape Town. Curated by Katharien de Villiers.
2017
A Bonnet of Gatsbys. SMITH studio, Cape Town. Curated by Amy Ellenbogen.
The Carwash: a Declaration of the Independence of the Imagination and the Rights of Man to His Own Madness. The Atrium, TRUMPET
Building, Keyes Art Mile, Johannesburg.
2015
the palace of illness in beauty. MAP, glaze gang, KASK, Gent, Belgium.
MOSTRE COLLETTIVE
2022
(IM)MATERIALITY, THIS IS NOT A WHITE CUBE
2021
Unresolved Category, Gallery MOMO, Cape Town. Curated by Heinrich Groenewald.
Aspect : Ratio, Galley MOMO, Cape Town. Curated by Keely Shinner.
Bad Taste: Image in Crisis, SMITH gallery, Cape Town. Curated by Jana Tereblanche.
2018
Still Here Tomorrow to High Five You Yesterday, MOCAA, Cape Town. Curated by Azu Nwagbogu
Salad, SMITH studio, Cape Town. Curated by Jana Tereblanche.
2017
Fulcrum Suzanne Shaw Creative Award, Candice Berman Gallery, Johannesburg. Curated by Layla Leiman, The Bag Factory.
Open Laboratory, Winter Sculpture Exhibition, Nirox Sculpture Foundation, Johannesburg.
Out of Nowhere, SMITH studio, Cape Town. Curated by Amy Ellenbogen.
2016
Nothing Personal, SMAC gallery, Stellenbosch. Curated by SMAC.
From Whence They Came, SMITH studio, Cape Town. Curated by Amy Ellenbogen.
How Blushing Foot and Scissor met on the Fourth Floor of Atlantis, Kalashnikovv gallery, Johannesburg. In collaboration with Neel de Bruyker (BE), Tine Peuteman (BE), Guus van der Velde (NL), Jeanne Gaigher (SA), Ruann Coleman (SA), Lucy Jane Turpin (SA), Antonia Brown (SA), Katharien de Villiers (SA). Curated by Katharien de Villiers.
SKETCH. SMITH studio, Cape Town. Curated by Amy Ellenbogen.
2015
Drawing a group show. GUS gallery, Stellenbosch. Curated by Lucy Jane Turpin.
Ensayo Para Una Exposición. Combo gallery. Cordoba, Spain. In collaboration with Olga Micinska, Erika Roux, Christopher Squier and
Lisa-Marie Vlietstra.
2014
Vibrations ofF. Kristof de Clercq Gallery. Gent, Belgium. In collaboration with Honore d'O and ManfreDu Schu.
the horizon apparatus. Tumult Gent. KASK cinema. Gent, Belgium.
7E. Apartment exhibition. Lange Boomgaardstraat 7E, Gent, Belgium. Curated by Katharien de Villiers and Jonathan Paepens. In collaboration with Chris Swart, Abigail Liparato, Hayoun Kim, Annemieke Olthuijs and Jonathan Paepens.
2013
They put alternating currents in our head. Zwarte Zaal Gallery. Gent, Belgium. Curated by Paul Casaer and Cel Crebeels. In collaboration with Annemieke Olthuijs.